C’erano quasi 5.000 spettatori a Trapani per un derby sentito, particolarmente dalla sponda granata. Una cornice di pubblico non indifferente considerato il periodo ancora estivo e la retrocessione subita da una piazza che ha calcato con risultati esaltanti 4 anni di serie B fino all’anno scorso, persa per un soffio. L’ultimo precedente fu una sfida davvero epica: il Trapani davanti ad uno stadio stracolmo affrontava il Siracusa, nemico numero uno penalizzato di 5 punti in classifica, nel campionato 2011-2012 dopo una serie infinita di vittorie che l’avevano proiettata in vetta alla classifica e ad un soffio dalla storica promozione in Serie B: ma proprio il Siracusa con una bellissima vittoria per 1-2 cancellò i sogni di gloria dei trapanesi facendoli sprofondare in un incubo che li condurrà di li a poco a perdere la promozione sognata.
Il Siracusa si presenta con un completino ben diverso dal famoso ed identitario completino in maglia azzurra e calzoncini bianchi, ovvero con una maglia che ricalca la scritta 1924 in bianco dominante su sfondo azzurro: scelta per rimandare alle origini e alla storia del calcio siracusano. Da Siracusa arrivano un centinaio di tifosi per una trasferta difficile da organizzare visto che fino a poco prima non si sapeva se fosse aperta a tutti o ai soli possessori di tessera. In verità però solo 2 sono i gruppi che quest’anno hanno deciso di sottoscrivere la tessera del tifoso, che comunque viste le ultime disposizioni dai vertici è un sistema in via di estinzione.
Ma andiamo al calcio giocato. Trascorrono soltanto 25 secondi di gioco ed uno scontro tra Aloi entrato in area azzurra ed il portiere Tomei viene giudicato dall’arbitro come fallo di quest’ultimo fischiando un calcio di rigore, che però il portiere azzurro para a Ferretti; sulla ribattuta, davanti la porta, Marras tira alto sotto gli increduli occhi della “curva” trapanese. Il Siracusa quindi riparte veloce e Mancino servito da un perfetto diagonale tira una gran parabola da fuori area che si stampa sulla traversa sfiorando il vantaggio. Al 13’ è Fazio vicino alla porta a sfoderare un gran destro che però Tomei para. Al 33’ il Siracusa batte una punizione fuori area con Mancino che termina alto di poco. Al 41’ il gol del Trapani: Fazio intercetta un pallone alto in area, serve un assist a Murano che davanti il portiere non sbaglia. Pochi minuti dopo Murano offre un cross a Marras che colpisce di testa ma la palla si stampa sul palo. Termina il 1’ tempo con il Trapani meritatamente in vantaggio.
Nel secondo tempo il Siracusa appare più deciso e al 51’ minuto con una mezza rovesciata Mancino manca però il bersaglio. Poi si registrerà un tentativo di Giordano per il Siracusa con un destro che la difesa trapanese spazza via, e due tentativi del Trapani prima al 77’ con un siluro di Fornito parato in tuffo da Tomei e poi con un tiro di Ferretti in azione da centrocampo che termina in calcio d’angolo. La partita termina fra la stanchezza delle due compagini e un Trapani che ha meritato la vittoria mentre il Siracusa è apparso incerto e ancora in via di rodaggio. Buonissima la prova del portiere Tomei. Difficile capire e giudicare la vera consistenza degli azzurri e ciò che attende quest’anno la tifoseria aretusea.