Siracusa sconfitto in casa dal Matera in un assurdo orario pomeridiano settimanale.

Dopo 5 risultati utili consecutivi, di cui 4 vittorie e un pareggio, la sconfitta di oggi contro il Matera non fa troppo male, seppur insinua nei tifosi siracusani quel senso di amarezza per un primo posto fallito sul più bello, ed in vista dei futuri due match in programma prima a Monopoli e poi in casa contro il Catania.

Ma se c’è una cosa che oltre ogni modo lascia perplessi, è il fatto che gli azzurri stiano giocando le proprie partite casalinghe in giorni ed orari incredibili ed impossibili ai tifosi. Ma chi può pensare che alle 14:30 di pomeriggio tifosi e famiglie possano recarsi allo stadio per assistere ad una partita? Le dichiarazioni del DG Pino Iodice in merito alla scarsa presenza di pubblico allo stadio da una parte non possono che essere condivise perché è chiaro che una città di 130.000 abitanti con una squadra ai vertici della classifica dovrebbe portare in uno stadio almeno 5.000 persone. Ma oltre all’assenza di uno stadio che possa definirsi tale (e tantomeno in un giorno di pioggia come quello di oggi), il Signor Iodice dovrebbe tener conto che a Siracusa, oltre all’altissima percentuale di tifosi disoccupati, esiste anche una percentuale di tifosi che devono tenersi caro il posto di lavoro che essi occupano. Le colpe sono da attribuire certamente alla Lega in primis ma poi il sospetto è che la società Siracusa Calcio non abbia spinto troppo per ottenere la modifica di questi orari assurdi. Tema sul quale torneremo.

Andando al calcio giocato, il Siracusa veniva da ben 4 partite in soli 12 giorni, e si è visto! Non che il Matera di Auteri, pur meritando la vittoria, abbia mostrato di essere una squadra nettamente superiore al Siracusa, ma oggi si è mostrata squadra più determinata mentre gli azzurri erano visibilmente poco lucidi e stanchi rispetto alle precedenti prestazioni. Il primo tempo non ha regalato grosse emozioni, complice la pioggia che ha reso il campo impraticabile. Il secondo tempo invece è stato poco più vivace, ma è il Matera grazie ad una grave disattenzione difensiva ad andare in rete di testa con Casoli dopo un cross. Al 62’ su un lungo lancio di Tomei, Catania si invola in area ma viene spinto dal difensore materano guadagnandosi un rigore. L’arbitro però si limita fra l’incredulità di tutti ad uscire il cartellino giallo anziché quello rosso che da regolamento, per fallo all’ultimo uomo, sarebbe stato quello giusto. Catania dal dischetto non fallisce e il Siracusa pareggia. Ma è ancora il Matera, su calcio di punizione tirato da Strambelli poco fuori area, ad andare in vantaggio sull’1-2, un gran tiro che passa fortunosamente tra molti giocatori. La partita termina tra i tentativi vani degli azzurri di giungere al pareggio, ma comunque sostenuti dai loro tifosi anche a fine gara. Presenti da Matera 5 eroici tifosi.

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