Le elezioni portano sempre le stesse cose. E la tecnologia aiuta…
Tra pochi giorni si vota per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana. Chi fosse del tutto disinteressato alle dinamiche del voto (purtroppo molte persone restano lontane dalla politica), avrà comunque dovuto subire la solita campagna elettorale fatta di promesse e poco altro. E come ogni periodo pre-elettorale che si rispetti, anche quello attuale ci trascina nella visone di stalli sparsi qua e la, in cui è possibile “ammirare” tante belle facce, anzi, faccione, spesso abusive, che ti sorridono, che amano la tua terra, che si sono sempre impegnate, che si sacrificano, che danno tutte se stesse, e tanto altro ancora.
Questo fa parte del circo e chiaramente ne potremmo fare anche a meno nell’era della tecnologia, ma tant’è… abusive, dicevamo, perché basta vedere come spesso le faccione occupano più stalli, rispetto a quelli loro concessi. Soldi pubblici che purtroppo il più delle volte non seguono un percorso legale.
Ma se c’è una tradizione che in questi periodi viene sempre rispettata, è quella di sporcare la città con i volantini e con i manifesti tirati giù nella guerra delle affissioni. Nessuno rispetta nessuno (ad onor del vero è risaputo che in questa guerra Il MoVimento 5 Stelle è l’unico a rispettare le regole nonostante subisca l’illegalità dei vicini di stallo), e i cittadini si ritrovano con strade e marciapiedi ingombrati da questi luridi manifesti che sono lo specchio reale di quello che ancora una volta la Sicilia rappresenterà per altri 5 anni.
Ma non è finita. Perché nell’era della tecnologia c’è chi ne approfitta per il classico, e diremmo esagerato, ritocco: guardate bene le facce, spesso già oltremodo conosciute: vi accorgerete, già in lontananza, di come la tecnologia sia in grado di fare miracoli. Anche questo un triste trucco, forse, per accalappiare qualche voto.