Stava vendendo i suoi ultimi beni, ma poi il destino si è accanito

Quella che stiamo per raccontarvi, è la triste storia di un cittadino siracusano, Arcibaldo Fumagalli. Costui, lo scorso 17 aprile, avendo trovato lavoro al Nord (Europa), ed essendo in procinto di partire, ha dovuto sbarazzarsi di tutti i suoi averi superflui, poiché nella sua unica “valigia di fortuna” (rigorosamente in cartone), ha potuto inserire solo i beni di prima necessità: tablet, notebook, kindle, sciarpa “Il Siracusa si ama, non si discute”, e qualche vestito; lo smartphone lo terrà in tasca, pronto a servire le impellenti necessità sociali.

La triste e obbligata decisione di disfarsi dei suoi beni e di cercare lavoro altrove, è avvenuta in quanto egli vivendo in affitto, da anni senza lavoro e senza alcun sostentamento economico, solo e ormai praticamente affamato,  sommerso da spese e tasse da pagare… non arrivava più alla fine della settimana. Così, prima di partire, Arcibaldo ha deciso di fare un ultimo giro con la sua vecchia compagna, l’Ape Piaggio che vedete in foto e che tutti i siracusani riconosceranno, nella speranza di riuscire a raccattare qualche euro vendendo tutti i beni che non poteva portare con se, compresa la sua grande TV e la stessa “Lapa”.

La notizia della partenza di Arcibaldo si è sparsa subito in città. Tanto è vero che i servizi sociali del comune, sempre pronti ad aiutarlo fino all’ultimo, hanno subito emesso un mandato di cattura, poiché quei beni, una volta sequestrati, rappresentavano l’unica speranza per le casse comunali di riscuotere la famosa Tari Siracusana, quella del 2018.

Arcibaldo, subito avvisato del mandato dai suoi amici infiltrati nelle istituzioni, non ha avuto altra scelta: la vecchia Lapa andava troppo piano. Da qui la sofferta decisione di scaricare in fretta i suoi beni in una zona centrale della città, Via Agatocle, a ridosso di un parco verde con giostrine per bambini, a beneficio di chi  avendo necessità potesse facilmente scorgerli e prelevarli, gratuitamente. Fu allora che la Lapa prese letteralmente il volo, fino ai “mercati generali” della Mazzarrona, storico quartiere aretuseo famoso per i suoi grattacieli e per le campanelle che suonano a mo’ di benvenuto ogni volta che vi si avvicina una volante della polizia. Vendere lì il suo mezzo di trasporto deve essere stata questione di pochi istanti.

Che fine abbia fatto Arcibaldo, non è dato saperlo. Le ultime tracce parlano di un Fumagalli intento a raggiungere Villa San Giovani con mezzi di fortuna, laddove avrebbe potuto salire sull’ormai unico treno che di tanto in tanto dal Sud porta fino a Milano.

Il problema è che sono passati già diversi giorni, ma nessuno deve essersi accorto di quella roba pronta ad essere utilizzata da chi può averne bisogno. Neanche i servizi sociali possono farci nulla, perché recuperare quei beni da terra richiede tecniche e competenze specifiche che al momento non possono essere espletate.

Per cui l’invito che rivolgiamo ai nostri lettori è di condividere questa storia, per aiutare chi dovesse trovarsi in stato di necessità, come per esempio, di disporre di un TV color 32 pollici (no telecomando, no satellitare terrestre).
Nel nome di Arcibaldo e della sua “graaande sensibilità”.