Quest’anno lo stadio aretuseo non ha certo fatto parlare di sé per la presenza di pubblico, così come il Siracusa non ha di certo portato l’entusiasmo auspicato dopo la scorsa deludente stagione. La salvezza non era esattamente il primo degli obiettivi della nuova società, ma per come stanno le cose, meglio combattere ed ottenerla con tutte le forze possibili. E l’iniziativa del Presidente Alì, su incoraggiamento dei tifosi, di istituire prezzi popolari per la partita interna contro la Vibonese, è da applaudire e potrebbe rivelarsi vincente.
Il calcio è lo sport più popolare in Italia, e influenza positivamente l’economia del paese e soprattutto delle città in cui esso è praticato ad alti livelli. La “serie C” è un patrimonio che la città di Siracusa non può permettersi di perdere. Quella che oggi appare come l’ennesima vicenda della “sciagurata”, potrebbe pur sempre ed inaspettatamente cambiare il corso del suo destino. Come accaduto in altre realtà italiane, nemmeno tante lontane da qui. Si può essere negativi quanto si vuole, ma una cosa è sicura: se il Siracusa perdesse la terza serie, tutti i sogni di un calcio ad alti livelli nella nostra città andrebbero comunque nuovamente ed automaticamente in frantumi.
E allora, c’è da tornare allo stadio affinché ognuno faccia la propria parte, incoraggiando i Leoni. Contro la Vibonese sarà una partita importantissima in chiave salvezza. Forse la più importante del campionato in corso.