Che significa “evacuare i lager libici”?
La proposta di Lamborgese riaccende le strategie divisive all'interno della maggioranza
Neanche il tempo di incassare un ottimo quanto storico traguardo (vicenda Benetton-autostrade), che il Governo Conte si butta la zappa sui piedi. Ancora.
Questa volta lo ha fatto attraverso il Ministro dell'”Esterno” Luciana Lamorgese, nell’ambito della sua recentissima visita in Libia, durante la quale ha proposto “l’evacuazione dei migranti dai cosiddetti lager libici… attraverso corridori umanitari gestiti da UE ed ONU e nel rispetto dei diritti umani”
Fin qui non ci sarebbe nulla da ridire, a parte il fatto che vorremmo tutti conoscere meglio la realtà dei cosiddetti “lager” in libia. Ma dal comunicato ripreso da diverse agenzie (leggi qui), non si evince nel dettaglio cosa si intende per corridori umanitari, né tanto meno quale sarebbe la destinazione di un numero tra l’altro attualmente incalcolabile di migranti.
Fatto sta che questa proposta ha fatto storcere il naso ai più attenti, soprattutto a causa della mancanza di ulteriori specifiche. Prima di tutto perché se – per ipotesi – lo scopo sarebbe quello di organizzare secondo canali più “umani” i flussi migratori verso l’UE, nulla farebbe pensare che Lamorgese voglia esimere l’Italia da questa ardita sfida all’accoglienza.
In secondo luogo perché la proposta arriva in un periodo delicatissimo per la nostra nazione. Tra l’altro nel momento in cui, causa covid19, si è invece costretti a vietare l’ingresso nel nostro paese a turisti provenienti da paesi che, da sempre, costituiscono una preziosa risorsa in termini economici.
Ma, ipotizzando l’UE come destinazione finale di questo percorso controllato, e dando per scontato lo spirito umanitario del Ministro Lamorgese, sembra ormai diffusa l’idea per cui i diritti umani di questa povera gente si risolvano semplicemente offrendo un sicuro approdo. Quando sappiamo bene che in realtà, una volta trascorso il periodo detto “degli affari d’oro” nei centri di accoglienza italiani, il futuro della maggior parte dei migranti è tutt’altro che certo e definito. Altrimenti la tendopoli di Cassibile sarebbe solo un ricordo imbarazzante, giusto per fare un esempio a noi vicino. E non sarebbe certo un permesso di soggiorno provvisorio a risolvere la situazione.
Le divisioni nella maggioranza
Ma esaminando lo scenario dal punto di vista politico, quella che era una nostra ipotesi azzardata, a questo punto potrebbe rivelarsi qualcosa di più. Ci riferiamo al fatto che tutte le volte che il MoVimento 5 Stelle porta a casa un risultato importante (qual è appunto il dossier Benetton-autostrade), succede che qualcuno nel governo trova sempre il modo per oscurarne il successo. Magari riportando alla luce tematiche ostili al popolo “grillino”, ed invece gradite all’elettorato delle altre forze di governo. Come a voler presto ristabilire l’indice di gradimento a favore di una parte e a sfavore dell’altra.
Nello specifico, il tema migranti così come ipotizzato e affrontato dalla Lamorgese, soddisferebbe sicuramente l’elettorato di PD e compagni. Ma molto meno la maggior parte dell’elettorato a 5 stelle (e degli italiani), che su questa tematica è più vicina agli ex allegati di governo, la Lega.
A pensar male, potremmo dunque dedurre che con queste mosse qualcuno intenda da una parte assicurarsi il proprio bacino elettorale (quello di sinistra più accanito), ed allontanare sempre più consensi dall’altra parte. Solo che a perderli sarebbe il MoVimento 5 Stelle.
La cosa incredibile è che in questa partita a scacchi all’interno della maggioranza, il M5Stelle è comunque perdente. Sì, perché da ormai troppo tempo Grillo e company hanno inspiegabilmente smesso di comunicare. La loro strategia mediatica è talmente scarsa che se non fosse per il curriculum del passato, oggi penseremmo al Reddito di Cittadinanza come una vittoria del PD o della Lega.
Ma, posto che l’ipotesi di cui sopra sia solo “fantapolitica”, un interrogativo rimane comunque. Se proprio dovessimo andare noi a prendere i migranti dall’Africa, perché non iniziare dai bambini del terzo mondo che stanno morendo di fame? Sì, quelli magrissimi, con la pancia gonfia e le mosche sulla bocca. Nessun italiano, siracusano o cassibilese ne siamo sicuri, avrebbe nulla in contrario.