Striscioni esposti in città scuotono la politica sul nuovo Ospedale
E tra poche ore la Commissione Regionale Sanità si riunisce a Siracusa
A poche ore dalla riunione tra i delegati della Commissione Regionale Sanità, spuntano degli striscioni in città. Messaggi non firmati, ma eloquenti, che non lasciano alcuna libera interpretazione, e che si fanno portavoce di tutta la popolazione aretusea, provincia compresa.
“30 ANNI DI CHIACCHIERE NON SONO BASTATE, SIRACUSA ASPETTA IL NUOVO OSPEDALE“, recita il primo striscione, esposto a Corso Gelone, proprio nel perimetro dell’Umberto I. “SPERANZE TRADITE, PROMESSE VANE…IL NUOVO OSPEDALE É PRIORITÀ PROVINCIALE“, è il secondo, appeso invece nella cancellata del Pantheon. Potrebbero saltarne fuori altri.
La presenza della Commissione Regionale Sanità in città sarà stata vista come una ghiotta occasione da parte degli anonimi (fino ad ora), cittadini, che in questo modo hanno probabilmente voluto dare un segnale alla politica. Poiché se da una parte i rappresentanti istituzionali si riuniscono, probabilmente per dare una accelerata che fino ad oggi è mancata alla politica locale (soprattutto se si pensa alla scelta del luogo in cui dovrà forse un giorno nascere il nuovo ospedale), dall’altra parte c’è una intera città che aspetta. Perché chi verrà a Siracusa deve essere consapevole del fatto che in gioco c’è parecchio della pazienza dei siracusani. Le domande a cui non è stata data risposta sono tante. Tra tutte.. come è possibile che ancora oggi ci si trova a non sapere nemmeno dove e quando sarà costruito?
Non mancano le polemiche
E mentre qualcosa per lo meno adesso si muove, con un evento che può rimettere al centro del dibattito quella che è una esigenza non più procrastinabile, apprendiamo dalla stampa locale che il Presidente del Consiglio Scala si preoccupa invece della “sovranità del Consiglio Comunale” quale unico organo deputato a deliberare la scelta dell’ubicazione del nuovo nosocomio. Sì, lo stesso Consiglio che in quanto a tale argomentazione non è stato in grado di produrre alcunché di concreto. Che altro dire..