L’ARTE DI TRASFORMARE LA LEGALITÀ IN IPOCRISIA. A SIRACUSA E’ POSSIBILE.

A volte l’esempio peggiore proviene proprio da chi dovrebbe garantire quello migliore. Tuttavia sarà obbligo usare il condizionale, anche se ciò che stiamo per farvi vedere lascia pensare il peggio. Chiunque si trovi a transitare in via Madre Teresa di Calcutta ha certamente notato come proprio accanto all’unico cassonetto per l’immondizia presente in questa arteria cittadina sia stato abbandonato un albero di cartone, ben colorato a suo tempo, magari come scenografia per uno spettacolo teatrale scolastico o semplicemente come ornamento volto a sensibilizzare gli studenti verso temi importanti quali la legalità. Ebbene si, ahinoi, perché le scritte presenti tra il “fogliame” dell’albero abbandonato sono proprio 3: Onestà, Giustizia, Lealtà. Legalità in sintesi.

In un momento in cui la città di Siracusa, fra mille difficoltà, prova di accrescere i già bassi dati della raccolta differenziata, con due Centri di Raccolta Comunali operativi per rifiuti ingombranti e non, uno in zona sud e l’altro in zona nord, con la raccolta differenziata porta a porta (anche di carta e cartone) bisettimanale, e con l’istituzione ad opera del Comune di ben 47 Ispettori Ambientali a vigilare le “cattive abitudini” di siracusani incivili, qualcuno ha deciso di “smaltire” in maniera del tutto illegale quello che deve essere stato un simbolo di legalità ora trasformato in simbolo di ipocrisia.

Il cassonetto in questione è posizionato proprio accanto ad uno dei cancelli del 4° Istituto Comprensivo Giovanni Verga e questo indurrebbe a pensare che i responsabili di tale scempio siano riconducibili proprio a questo istituto scolastico (per fortuna “chiuso”, almeno agli studenti, per la pausa estiva e che certo non godrebbero di un bel esempio) ma certo non abbiamo altri elementi per determinare chi siano i veri responsabili vista la presenza nelle vicinanze di alcuni asili nido e di una Parrocchia. Nemmeno è possibile pensare che, essendo quello un cancello, l’albero sfortunato possa essere stato abbandonato li per essere prontamente raccolto dagli operatori della raccolta differenziata porta a porta, almeno non a giudicare dagli orari e dai giorni in cui l’albero si trova li a “vegetare”.

Forse qualcuno ha voluto dare lustro ad una postazione già impegnata da legname vario, da quello che sembrerebbe un banco scolastico e da una libreria?

Considerando le moltissime postazioni di cassonetti invase a Siracusa da mobili di varia natura e dimensione le azioni come quella dell’albero dell’ipocrisia vanno contestualizzate come quelle piccole cose che a volte purtroppo, fanno la differenza. Altro che legalità.

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