La città di Siracusa, con 13.000 visitatori, è stata la più visitata fra le 4 città siciliane, incluse Agrigento (meno di 4.000), Caltanissetta (4.000) e Messina (10.000), protagoniste nei due fine settimana di Settembre (15-17 e 22-24) dell’iniziativa “Le Vie dei Tesori”: un festival nato a Palermo nel 2006 che trasforma la città Capoluogo in un grande museo, e che prevede l’apertura e la visita di siti anche sconosciuti con visite guidate e con un coupon unico, o con biglietti singoli da uno o due euro.
Erano ben 29 i siti culturali a Siracusa accessibili e inseriti nell’ambito di questa manifestazione, diversi dei quali aperti solo per tale occasione, come nel caso del vecchio Carcere Borbonico in Ortigia, chiuso dal 1991 a causa del terremoto, dando quindi la possibilità non solo ai turisti ma agli stessi siracusani di visitare luoghi che mai hanno potuto vedere di persona. Proprio l’ex Carcere Borbonico, nonostante sia stato reso visitabile per il solo piano terra per questioni di agibilità e con l’obbligatoria compagnia delle guide, è stata la seconda meta preferita dai tanti visitatori (oltre 1.000 visite), in compagnia della Chiesa di San Filippo con il suo Ipogeo paleocristiano fra i bagni ebraici per la purificazione delle donne, precedute al primo posto dal Castello Maniace con quasi 3.000 visite.
Ad accogliere i visitatori e a far loro da guida gli studenti del Liceo Classico Gargallo di Siracusa, nell’ambito del progetto “alternanza scuola-lavoro”, stupendi e preparati giovani che hanno saputo fornire ai numerosi visitatori italiani e stranieri delle dettagliate sintesi storiche e culturali dei luoghi interessati. Gli imprevisti non sono mancati, come ad esempio la chiusura anticipata del Castello Maniace il venerdì 22, nonostante il programma ne prevedesse l’apertura; la fine anticipata dell’adesione alla manifestazione per quanto riguarda l’Ipogeo di Piazza Duomo, visitabile già il sabato a pagamento, nonostante il programma lo dava nel circuito formulare del festival; o ancora la chiusura dell’ex Carcere Borbonico la domenica mattina a causa degli acquazzoni notturni.
Tutto sommato due fine settimana che hanno allietato positivamente l’appetito culturale di siracusani e turisti, durante i quali Siracusa ha potuto fare emergere, almeno culturalmente, la propria posizione di capitale siciliana.