Siracusa Calcio, fin qui roba per pochi intimi

Riflettori spenti e tutti penalizzati, anche gli abbonati

Sia chiaro, con questo articolo non vogliamo attribuire colpe alla società Siracusa Calcio, perché non ne siamo titolati e non avremmo i giusti elementi certi per farlo. Nostro malgrado siamo spettatori di una situazione che definire assurda è un eufemismo e che ci ha posto inevitabilmente alcuni dubbi.

Quest’anno il campionato di calcio 2017-2018 di Serie C Girone C ha previsto, su decisione della Lega, che per la parte iniziale del calendario gli incontri debbano disputarsi il sabato e il martedì. Ma ciò che risulta ancora più incredibile, sono gli orari di inizio delle gare; i più fortunati, e come vedremo non solo… , potranno giocare alle 20:30, ma gli altri orari previsti sono: ore 18:30, ore 16:30, 16:00 e 14:30!

Il Siracusa quest’anno ha fino ad oggi giocato le sue partite casalinghe:

– alle 16:30 di Sabato contro il quotato Cosenza (3.000 spettatori);

– alle 16:00 di martedì anziché alle 16:30 contro la Fidelis Andria su richiesta di quest’ultima, match di recupero causa precedente indisponibilità per i lavori del manto sintetico (circa 2.000 spettatori);

– alle 16:30 di sabato contro l’Akragas una partita che in realtà ci vedeva “ospiti” per indisponibilità dell’impianto di Agrigento (circa 2.000 spettatori);

– ed infine, udite udite, alle 14:30 di martedì contro il Matera, con pioggia, e in una giornata in cui la città è stata sommersa dall’acqua (pochissimi spettatori).

Ebbene, chi può mai pensare che sia agevole per i tifosi del Siracusa che lavorano vedere una partita, cercare un posto auto ben lontano dallo stadio dato che nel raggio adiacente è impossibile trovarlo persino la notte, comprare un biglietto, assistere alla partita per 90 minuti più pausa e recupero… il tutto in un giorno lavorativo? Ci si rende conto che numerosi abbonati non hanno potuto assistere a tutte o qualcuna di queste partite? L’anno prossimo, come si può chiedergli di abbonarsi nuovamente?

Responsabilità societarie? Come abbiamo precedentemente scritto non sappiamo se le colpe siano da indirizzare anche alla società, ma ciò che sappiamo è che a Catania, giocare in orari decenti è stato possibile già in ben 3 partite delle 4 casalinghe che gli etnei hanno disputato (la prima giocata alle 18:30). Per quanto si apprende, proprio su richiesta dei tifosi, il Catania ha chiesto ed ottenuto la modifica degli orari. Ma anche molte altre squadre hanno giocato alle 20:30, ed è notizia recente che il Monopoli abbia chiesto ed ottenuto lo spostamento della prossima partita in casa contro il Siracusa dal sabato alla domenica. Forse la società dovrebbe organizzarsi meglio ed in anticipo e tirare fuori gli artigli nelle stanze della Lega? Forse il Siracusa Calcio potrebbe prendere accordi con le squadre avversarie sia per l’andata che per il ritorno?

Vista anche al presenza dell’impianto di riflettori funzionanti, la domanda è dunque la seguente: per quale motivo il Siracusa non ha giocato alcuna di queste partite alle ore 20:30 consentendo certamente al doppio del pubblico di prenderne parte (e riscuotendo il doppio degli incassi)?

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