Da qualche giorno il civico consesso aretuseo ha il suo nuovo Presidente: Moena Scala.
Sebbene la novità dovrebbe stare nel fatto che per la prima volta a ricoprire questo incarico a Siracusa sarà una donna, in questi giorni si è invece molto discusso di ben altro aspetto. E c’è chi già afferma che tale dibattito potrebbe tenere banco per ben 5 anni…. Moena Scala, infatti, non è una rappresentante della maggioranza. Bensì, una promettente consigliera eletta in seno al MoVimento 5 Stelle.
Ebbene sì, il MoVimento: quello della Gettonopoli Siracusana, delle manifestazioni al Ginnasio Romano o contro la Tari più alta d’Italia, e di mille altre iniziative; lo stesso che nell’era Garozzo e attraverso il suo Meetup, si era qualificato come massima espressione dell’opposizione in città, pur da fuori l’aula del Consiglio Comunale. Un vero incubo per la passata amministrazione.
Eppure il MoVimento 5 Stelle, che a Siracusa entra per la prima volta al Consiglio Comunale, sembrava aver staccato un biglietto di sola opposizione. Come è noto infatti, da sempre i “grillini”, ad ogni livello istituzionale, rifiutano qualsiasi tipo di accordo legato alle poltrone.
Come è facile immaginare, nei social si è scatenato di tutto. Ovviamente gli elettori di centrodestra e di centrosinistra si sono presto scagliati contro l’incoerenza e l’ambiguità dei grillini.
Già, e i grillini? A giudicare dai post, gli elettori a 5 stelle presenti sui social si sono divisi tra due opinioni. Chi è favorevole, poiché vede la presidenza come dovuta, dal momento che il MoVimento è il partito più rappresentato (con 5 consiglieri). Chi è contrario, poiché parecchio insolito che un rappresentante dell’opposizione diventi Presidente del Consiglio Comunale, men che meno nel M5Stelle. Dal Meetup nessuna comunicazione ufficiale in risposta alle polemiche, ma tante voci di corridoio. La domanda allora è: il Meetup, che a Siracusa rappresenta la base pulsante del MoVimento, è stato coinvolto in questa decisione? Ma soprattutto, dal momento che destre e sinistre davano vita ai soliti giochi-litigi politici del dietro le quinte per sbrogliare l’angusta matassa, non era meglio tenersi alla larga?
Insomma, in un sol colpo tutti i riflettori sono concentrati sulla Scala, ma una cosa è certa: il MoVimento 5 Stelle, a Siracusa soprattutto, non aveva certo bisogno di tale poltrona per fare il suo mestiere. Né tantomeno di questo tipo di riflettori. Staremo a vedere.